Se hai questo buono postale diventi ricco: ecco quanto puoi guadagnare

Il buono postale è una delle forme più diffuse di vero e proprio “bene” certificato dallo stato, non dissimile da altre forme di investimento che hanno avuto una diffusione effettiva così ampia. Se il funzionamento del buono fruttifero erogato dalle Poste Italiane è divenuto ancora più differenziato nelle varie categorie, in alcuni casi un singolo, antico buono postale, può davvero certificare un guadagno importante.

In casi specifici infatti è possibile ottenere una forma di rimborso di alcune forme di buoni di risparmio postale in modo tale da ricavare un vero e proprio guadagno che può essere costituito da una piccola fortuna. Come riuscire a farlo? Questo è possibile in alcune condizioni particolari come vedremo, sfruttando il funzionamento tradizionale del buono.

Il senso del buono postale

Il Buono Postale infatti sfrutta lo stesso funzionamento e concetto del tradizionale Buono di Risparmio si basa su una obbligazione, ossia la forma più pura dell’investimento garantito dallo stato: sotto forma di un titolo di stato infatti è possibile associare una somma a nostro piaciumento al buono in questione che è concepito in modo tale da generare un guadagno progressivo.

In base al tipo di buono scelto infatti è possibile ottenere a cadenza semestrale o annuale, sotto forma di rimborso. I buoni sono dei metodi di investimento a base sicura, che appaiono simili al libretto postale ma questi sono meno in grado di generare interessi effettivamente parlando a cadenza interessante. I buoni postali esistono da tantissimo tempo e quelli più vecchi possono essere in qualche modo ancora validi.

Buono fruttifero antico: quanto può far guadagnare?

Infatti anche quelli molto “passati” riescono ad essere in qualche modo inquadrati dalle moderne poste Italiane, questo perchè la loro funzione di generare profitto in percentuale sulle somme versate, pur smettendo dopo un certo numero di anni, possono essere riconosciuti e sottoposti a rimborso in base ai tassi applicati nel corso del tempo.

  • In diversi casi infatti scatta la prescrizione del diritto di rimborso, e questo genera un rimborso in alcuni casi considerevole
  • Diversi individui in Italia, spesso titolari anche inconsapevoli di titoli di stato postali possono richiedere il rimborso sulle somme applicate anche nella prima metà del 900

In parecchi casi infatti il buono postale, almeno fino alla fine del secolo scorso è stato uno dei pochi metodi di investimento a base sicura che può generare un guadagno, e fino agli anni 80 questi erano anche esentati da qualsiasi tipo di pressione fiscale (mentre dal 1987 viene applicata unicamente sulle somme “guadagnate” tramite interesse il 12,5 %).

E’ importante che il buono risulti essere legato direttamente al diretto interessato oppure ad un diretto discendente, dopo averlo scoperto il titolare ha 10 anni da quando il soggetto o i suoi eredi sono stati in grado di far valere questo diritto. Non sempre Poste Italiane sceglie di emettere da subito il rimborso, in alcuni casi questo processo può durare anche tempo, ed in casi specifici sono stati ottenuti anche rimborsi di decine di migliaia di euro.

Lascia un commento