E’ il momento di dire addio ad alcune banconote, qualcosa che in realtà è stato già evidenziato nel corso degli ultimi anni: in Italia, così come nel resto d’Europa, è stato sviluppato un insieme di eventi che hanno poi portato all’euro, diffondersi al posto delle precedenti valute comunitarie. Ma anche lo stesso euro ha già cambiato foggia e tipologia in questo senso.
Nei prossimi mesi inizierà il processo che porterà alla nuova serie delle banconote dell’euro, nello specifico la terza serie, identificando qualcosa di comunemenete utile come il cambio di carta moneta, prevalentemente per ragioni di sicurezza ma anche per ridurre il numero di pezzi a rischio contraffazione ma anche per limitare alcune tipologie di banconote. A quali diremo addio?
Cambio di carta moneta in corso
Il processo infatti è quello di “snellimento” della carta moneta in Europa, concetto che oramai è conosciuto e che non è spiccatamente mirato a ridurre in toto il numero di esemplari in senso generale ma di ottenere questo risultato in merito ai pezzi con il potere d’acquisto più elevato. Questo perchè se una banconota ha un elevato potere d’acquisto, aumenta la capacità della stessa di essere utilizzata in modo illecito.
Il contante resta infatti il modo preferito nonchè sicuramente più semplice per non “lasciare tracce” in merito alle transazioni, e con i pezzi di carta moneta da 500 euro (proprio per questo non più prodotti da oltre dieci anni, prevalentemente con la comparsa della 2° serie delle banconote dell’euro) sono stati ritenuti estreamente responsabili di un mancato controllo sul denaro.
Addio alle banconote: quali?
Anche per questo l’intento è dare più spazio possibile alle transazioni digitali, ad esempio quelle con le varie carte o conti correnti che sono invece totalmente tracciabili e quindi più difficli da sfuggire alle regolamentazioni. La necessità di cambiare banconote è ovviamente anche legata al fattore sicurezza, in quanto sui nuovi modelli saranno presenti nuovi metodi anti contraffazione.
- La 2° serie, inaugurata nel 2012 subirà un processo di cambio dalla 3° serie che dovrebbe essere iniziata a diffusa già nel 2025
- In questa serie quasi sicuramente mancherà la 200 euro, riconoscibile dalla presenza del colore giallo
Questa decisione, non ancora ufficiale ma “ufficiosa” risulta essere figlia delle decisioni appena descritte, ossia di aumentare la circolazione di esemplari più piccoli e dalla meno difficile tracciatura, ed al tempo stesso di fornire nuovi “problemi” ai falsari: nel corso del 2023 in Italia in particolare il numero di pezzi contraffatti quindi illegali è aumentato rispetto al 2022.
La 200 euro probabilmente farà quindi la stessa “fine” della 500 euro, ma non finirà fuori corso: semplicemente, questa smetterà di essere utilizzata, decisione che rende comunque tutti gli esemplari “residui” assolutamente in grado di essere validi senza una vera e propria limitazione, così come anche avvenuto per la 500 euro, sicuramente già poco diffusa dal principio.