I nostri nonni resterebbero sorpresi se lo sapessero, ma il vecchio libretto postale che usavano per versare i loro risparmi oggi potrebbe valere una fortuna. Proprio quel libretto cartaceo che avevano destinato ai nipoti una volta cresciuti, se non è ancora stato riscattato, potrebbe valere una somma ben superiore a quella rappresentata dai loro risparmi.
Per libretto postale vecchio s’intende il documento di risparmio che le poste italiane emettevano negli anni passati con la stessa funzione di un salvadanaio. Chi non ha avuto un nonno che non lo ha utilizzato, alzi la mano. Oggigiorno, questo documento potrebbe avere un valore insospettabile, a patto che presenti una serie di requisiti necessari.
Che valore ha un libretto postale vecchio?
Precursore degli attuali libretti postali digitali, il vecchio libretto postale cartaceo, come accade a molti oggetti del passato, nel tempo potrebbe aver maturato un certo valore. Se prendiamo un comune libretto emesso dalla poste italiane nel 1985, per intenderci, potremmo scoprire che il suo valore ammonta a 200 euro, se non di più.
Ci sono alcuni libretti postali vecchi che possono valere fino a 600 euro, se possiedono determinati requisiti. Una cifra non da poco se si considera che magari al loro interno ci sono rimasti pochi spiccioli. Se di recente hai recuperato il libretto di risparmio che usavano i tuoi nonni e ti stai domandando quanto possa valere, continua a leggere l’articolo e lo scoprirai.
I requisiti di un libretto postale vecchio di valore
Come accade per molti oggetti del passato, il valore di un libretto postale vecchio dipende dalla presenza di determinate caratteristiche. Innanzitutto, è fondamentale che il documento sia stato conservato in buone condizioni, senza parti mancanti o strappate. Anche la data in cui le poste lo hanno emesso potrebbe fare la differenza. Ecco, a grandi linee, i requisiti da valutare, quando si vuole scoprire il valore di un vecchio libretto postale:
- la data di emissione
- le condizioni fisiche
- eventuali timbri rari
Come c’è da immaginare, l’anno di emissione ha un impatto considerevole sul valore finale del documento. Per esempio, un libretto risalente al 1940 può avere un valore tra i 100 euro e i 250 euro. Un libretto postale più antico, distribuito nell’800 può arrivare a valere fino ai 400 euro, a patto che sia stato mantenuto intatto.
Discorso diverso per quei libretti postali vecchi che da dieci anni non sono stati più toccati, definiti perciò “dormienti”, ma tutt’ora validi. Se presentati alle poste italiane da un erede possono essere rilevati da uno stato riconosciuto come fondo Consap, su cui saranno trasferiti i risparmi presenti sul vecchio libretto.