Il Digitale Terrestre è in continua trasformazione in Italia, e lo sarà prevedibilmente anche nel 2025 con il completamento dell’aggiornamento in termini di immagini ed audio, che però non saranno le uniche novità ad essere totalmente implementate come già palesato in parte nel corso degli ultimi anni. Anche alcuni canali saranno rinnovati e potrebbe subentrare il rischio di non poterli vedere più.
Importante quindi prima dell’anno nuovo, controllare se il nostro TV è effettivamente compatibile, così da anticipare eventualmente un possibile cambio di dispositivo televisivo o aggiungere un decoder che invece è già pronto a ricevere i segnali di tipo MPEG4, che vanno e continueranno a sostituire l’attuale formato ancora parzialmente impiegato MPEG2.
Digitale Terrestre: ecco le novità
Il processo che ha portato il digitale terrestre a passare dalla prima alla seconda generazione è stato naturalmente graduale, un po’ come avvenuto per il passaggio dall’analogico al digitale, step completato oramai più di un decennio fa. Stavolta naturalmente il tutto viene considerevolmente compreso in maniera più semplice perchè non sembra cambiare molto.
I canali resteranno pressappoco quelli già presenti anche se ci saranno alcune eccezioni, con nuovi nomi e numerazioni, ciò che cambia è la tecnologia alle spalle: dalla fine del 2022 con il processo già iniziato ad esempio sono sparite le frequenze in bassa definizione per tutti i canali attivi sul contesto nazionale italiano, di conseguenza ogni canale è solo in HD.
Attenzione ai canali
Inoltre molti canali principali come diversi quelli del gruppo Rai sono già in “spostamento” su bande diverse, questo è causato dal cambio di frequenza che va a liberare quelle utilizzate già parzialmente dalle reti mobili 5G. Lo spostamento verso i nuovi MUX porterà i segnali ad essere più stabili e conseguentemente più efficienti. Però potrà essere necessaria una nuova sintonizzazione altrimenti alcuni canali potrebbero sparire:
- Come quelli Rai, oltre ai principali 3, anche Rai 4 e Rai 5
- Oltre a Rai Storia e Rai Scuola
Questi infatti sono su una sequela di bande differenti e proprio in questo periodo in varie regioni stanno subendo delle profonde variazioni, il tutto serve per portare lo standard DVB-T2, ossia la seconda generazione del digitale terrestre, effettivamente attiva in tutto il paese con il 2025, condizione che è già a buon punto ma che dovrà essere completata proprio nel prossimo anno.
Conviene quindi controllare se il nostro dispositivo è già compatibile e per farlo basta recarsi presso canali come quello al numero 100 oppure 558, ed una volta sintonizzati presso questi canali deve apparire una scritta che segnala il Test, se questo risulta visibile basterà aggiornare con una frequenza discreta (circa una volta al mese) la ricerca dei canali. Altrimenti può essere necessario effettuare un acquisto di un TV o un decoder.