La rottamaizone delle cartelle fiscali continua ad essere un tema di grande interesse, come già lo è stato nel 2023 per l’anno precedente, e seguendo proprio questa tradizione si conferma cruciale una volta ancora. Questa misura, che punta a favorire una specie di pace fiscale, rappresenta un ottima opportunità per tutti quei cittadini che dovessero trovarsi in difficoltà con i pagamenti tributari.
Il governo ha mantenuto molte delle agevolazioni in atto, cercando in questo modo di alleggerire l’onere fiscale delle tasse tutt’ora non pagate. Con l’avvicinarsi del nuovo anno, infatti, le opzioni di dilazione sui debiti fiscali assumono particolare rilevanza, particolarmente in vista della preparazione della nuova legge di bilancio (manovra che dovrà essere definita entro il 31 dicembre 2024).
Rottamazione quinques?
E proprio la nuova normativa potrebbe includere nuove possibilità per quanto riguarda il pagamento, agevolato, delle imposte arretrate. Si ipotizza, al suo interno, la presenza di nuove agevolazioni al pari di quanto visto con la cosiddetta rottamazione quater. L’ultima rata di codesta rottamazione è scaduta proprio il 30 novembre 2024 (con tolleranza sino al 9 dicembre) e si aspetta l’evolversi della situazione.
Molti si aspettano che questo possa essere il preludio ad una nuova rottamazione, potenzialmente appellabile come rottamazione quinques. Voci affermano che potrebbe trattarsi di una versione potenziate del sistema attuale, pensata in modo da ampliare le possibilità di regolarizzazione per coloro i quali avessero ancora debiti fiscali da estinguere ma non ci sono rassicurazioni in tal senso.
Quali novità?
La proposta di rottamazione formulata dalla Lega, che prevedeva la possibilità di dilazionare le tasse fino a 120 rate, senza applicazione di tasse o interessi, è stata respinta da Forza Italia ed è improbabile che venga riproposta nella medesima forma, tuttavia non si escludono aggiornamenti alla suddetta in modo da consentire ai cittadini di pagare più agevolmente le imposte, ivi comprese quelle del 2023, ad esempio:
- rate con interesse pari al 2% oltre la prima
- nuove forme di rottamazione con finestre temporali per pagare fino a 18 mesi
Una misura simile, qualora confermata dal governo, potrebbe portare alla possibilità di regolarizzare tutte le imposte non versate nel periodo compreso tra il 1 luglio 2022 e il 31 dicembre 2023, tramite pagamenti dilazionati; tuttavia ciò appare difficile. Una nuova pace fiscale potrebbe essere introdotta seguendo il modello adottato per le cartelle esattoriali fino a 1.000,00 euro.
Nel 2023, infatti, le cartelle residue di tale importo, non saldate al 1 gennaio 2023 furono automaticamente annullate, garantendo un significativo sollievo fiscale a moltissimi contribuenti. Nonostante le varie misure di alleggerimento apportate, però, il problema dell’evasione fiscale rimane una nota a margine di ampia portata che, se mai fosse eliminata o ridotta ai minimi termini, potrebbe portare ad enorme sollievo contributivo per tutti.