Quando parliamo di oro e argento, intendiamo ovviamente i due metalli più preziosi che sono quotati in borsa, e in direzione dei quali si muovono non solo i mercati finanziari ma anche quelli commerciali per la realizzazione di oggetti preziosi, che, in base anche alle lavorazioni esclusive, vengono venduti poi a prezzi davvero esorbitanti.
Negli ultimi tempi si è andato registrando un trend piuttosto comune tra la popolazione italiana, ovvero la tendenza a non conservare più nelle proprie case grossi quantitative di oro e argento, sia per evitare di essere derubati, sia per far fronte alle spese di ogni giorno, sempre più pressanti e in costante aumento. Quindi, si opta per la vendita dei monili di oro e argento. Ma quanto valgono davvero?
Oro e argento: riserve di benessere
E’ bene essere chiari che su una bilancia l’oro ha sicuramente un valore più alto rispetto all’argento, che risulta, sì, prezioso, ma entro un limite di valore relativamente alla sua storia e all’uso che non solo nel presente se n’è fatto. L’oro, in effetti, è stato da sempre, anche nei tempi più remoti, un metallo prezioso di forte rarità, a cui attingere, quando se ne poteva attingere, per poter fronteggiare situazioni d’emergenza. E nel passato era addirittura considerato un metallo di pagamento, di cui usufruivano però solo i benestanti.
L’argento è vero che comunque ha avuto il suo impatto sociale ed economico, ma era più pensato come l’utilità di un metallo vero e proprio, ovvero destinato alla lavorazione in oggetti preziosi, come le monete, per via della sua più facile lavorazione e durata nel tempo. Insomma, sono due metalli preziosi entrambi, ma con finalità nettamente diverse.
Ma quanto valgono oggi?
Mettiamo che in casa tu abbia, oltre collane, orecchini, bracciali e anelli in oro e in argento, anche vassoi o brocche per lo più in argento, e te ne voglia liberare, per fare spazio, ma anche per tentare un investimento personale, per recuperare un po’ di finanze, per non avere più pensieri nel tenerli dentro casa in balìa dei furti. Insomma, a quanto possiamo venderli? Ecco come si calcola la vendita:
- per l’oro, la vendita del 18 carati, ovvero l’oro quasi puro, al 75%, è fissata in base al peso, calcolato al grammo.
- per l’argento invece la vendita del 925, quello dei monili, o del 800, quello dell’oggettistica, si calcola al chilo.
Una volta definiti questi aspetti, sarà facile raggiungere un altro tipo di valutazione, che è quella relativa alla lavorazione dell’oggetto che si intende vendere. Se si tratta di un anello d’oro 18 carati, questo potrebbe essere stato impreziosito da pietre: si valuti a questo punto il valore della pietra, se si tratta di zircone o di pietra preziosa, e si decida se includerla nella vendita o rimuoverla.
Infine, va da sé che il valore di questi due metalli preziosi è fissato dall’andamento delle borse, quindi è un continuo sali e scendi, di fronte al quale non possiamo darvi una chiara valutazione, ma solo un’ipotetica indicazione, che è la seguente: per argento: 964,09€ al chilo, per l’oro: 80,77 euro al grammo.