Come coltivare i funghi: ecco la guida passo dopo passo

Quando parliamo di funghi ci dobbiamo concentrare su un mondo a parte che non può essere paragonato a quello della frutta, della verdura e tantomeno a quello animale. I funghi sono degli organismi a parte che spesso per sopravvivere necessitano della presenza di altre forme viventi. In alcuni casi si comportano da parassiti e quindi sfruttano le altre forme di vita per trarre da loro il loro nutrimento. In altri casi, invece, danno vita ad una sorta di coesistenza in quanto è vero che traggono nutrimento da chi gli sta intorno, ma allo stesso tempo forniscono delle sostanze preziose per il benessere di tutti gli organismi siti nelle vicinanze.

Sicuramente il modo migliore per entrare in possesso di funghi è quello di andare a cercarli, ma non sempre si ha a disposizione il tempo per farlo. Ecco quindi che ci si chiede come si possano coltivare i funghi, poiché si tratta di un impegno non indifferente che richiede il rispetto di regole ben precise. Ecco, quindi, la guida passo dopo passo che ti permetterà di dar vita a questa coltivazione del tutto eccezionale.

Come si riconoscono i funghi velenosi?

Come tutti ben sappiamo, i funghi sono davvero insidiosi poiché non sempre sono facili da riconoscere e in alcuni casi questa mancanza di competenze potrebbe esserci fatale. Molti funghi, infatti, non sono solamente non commestibili ma risultano essere tossici per il nostro organismo in quanto potrebbero intaccare la capacità del fegato in maniera seria e irreversibile. Questo perché contengono al loro interno degli elementi tossici contro i quali è impossibile fare qualcosa e alcuni funghi potrebbero perfino comportare la morte di chi li mangia.

In realtà è sempre meglio affidarsi al parere di un esperto poiché agire di proprio conto, e soprattutto senza la giusta esperienza sulle spalle, potrebbe essere controproducente per tutti. In linea di massima i funghi che potrebbero essere velenosi sono quasi tutti rossi poiché, per l’appunto, si distinguono per la colorazione del pigmento tossico in questione. In altri casi però ci sono vari segnali che possono essere esaminati e che potrebbero rivelarci qualche curiosità in più sul fungo, come ad esempio la presenza di un piccolo anello sotto il gambo, elemento che quasi sempre compare solamente nei funghi tossici.

La guida per coltivare i funghi

Anche se il modo più comune per trovare i funghi è proprio quello di andare a cercarli durante una passeggiata e dopo la pioggia è importante sapere che questi esemplari possono essere coltivati e che alla fine mettere in atto questo processo potrebbe essere più facile del previsto. Per dare vita ad una coltivazione di successo bisogna quindi sapere che:

  • La prima cosa da fare consiste nel procurarsi una balla con all’interno un micelio del fungo che si andrà a coltivare
  • Il micelio dovrà quindi essere lavorato con terra, paglia, riso, cereali e anche scarti di ortaggi
  • Bisogna individuare un terreno ombreggiato e umido che sia riparato dal vento
  • La balla dovrà essere inumidita e avvolta nella pellicola prima di essere adagiata a terra
  • Quando dopo qualche giorno la stessa cambierà colore sarà facile osservare la nascita del fungo
  • Nel momento in cui la balla diventa bianca bisognerà tagliare la plastica e annaffiare il tutto
  • Nel giro di qualche ora dovrebbero quindi nascere i primi esemplari del fungo

Come puoi ben vedere, quindi, dar vita ad una coltivazione di funghi non è poi così difficile poiché basterà procurarsi il micelio e crearvi attorno una balla di terriccio e scarti di altre colture da rivestire con del film in plastica. Questo andrà poi collocato in un luogo umido e ombreggiato, in quanto il sole potrebbe seccare il terreno e renderlo inadatto ad una coltivazione di questo tipo.

Bisognerà quindi annaffiare la balla al fine di mantenerla e solamente quando questa comincerà a cambiare colore, diventando bianca, bisognerà rimuovere la pellicola in maniera da garantire la fuoriuscita dei primi esemplari. Nel giro di pochi giorni quindi i funghi cominceranno a spuntare e noi avremo dato vita ad una coltivazione degna di nota e a chilometro zero.

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