La coltivazione delle castagne risulta essere particolarmente profittevole durante la stagione invernale, data la diffusione dei frutti soprattutto quando arriva il periodo delle caldarroste, queste sono molto generosamente apprezzate e decisamente saporite proprio quando fa molto freddo. La Coltivare castagne è sorprendentemente semplice se si dispone degli elementi adatti, come vedremo.
Il castagno, che naturalmente produce questi frutti a cadenza annuale, è un tipo di albero che date le dimensioni (supera anche senza troppi problemi i 30 metri in alcuni casi) non può essere coltivato in orto e che necessita di un giardino quantomeno grande o un ambiente ancora più grande, oltre ad altri elementi che però sono relativamente facili da capire, almeno in teoria.
L’albero delle castagne
Il castagno è un albero di bell’aspetto una volta cresciuto, che può crescere sia molto in altezza che in larghezza, per questo se siamo intenzionati a coltivare uno di questi alberi dobbiamo capire che c’è bisogno di spazio ma anche di un terreno particolare e di un contesto abbastanza definito. Possono crescere anche a poca distanza gli uni dagli altri ma ad almeno 7 metri.
Inoltre privilegiano terreni mediamente esposti, soleggiati anche se non hanno particolari problemi a crescere in condizioni di mezzombra, prediligonono tipologie di suolo leggermente inclinati e dalla composizione leggermente acida nel Ph. Ha bisogno di attenzioni soprattutto nei primi 2 anni di vita, e va ricordato che il castagno non fruttifica prima dei 4-5 anni.
Come iniziare
Possiamo iniziare a coltivare la pianta in un semenzario, se abbiamo l’intenzione di partire dalla semina oppure di acquistare piante già parzialmente cresciute, in tutti e due i casi è una buona idea farlo durante il pieno autunno così da dare il tempo alla struttura di germinare. Sostazialmente si sceglie un ambiente come descritto e si interra la pianta facendo una buca abbastanza profonda.
- Nei primi mesi ed anni la pianta ha bisogno di sufficiente quantità di acqua durante tutto l’anno, in particolare durante primavera ed estate (il miglior metodo è utilizzare un impianto a goccia)
- Necessaria una buona quantità di concime per i primi 2 anni in particolare con potassio ed azoto
Durante la fase adulta invece possiamo semplicemente fare ricorso a presenze di piante leguminose oppure compost naturali oppure ancora letame animale, ma se il terreno è abbastanza ricco possiamo anche evitare di farlo tutti gli anni con regolarità. La pianta fiorisce durante la primavera, ed in questo periodo i frutti iniziano a crescere nei tradizionali gusci a riccio.
Questi possono essere aperti quando sono sufficientemente maturi, la pianta tende a staccarli e cadere in terra, vanno aperti con cautela visto che è facile pungersi. Anche il castagno deve essere potato con regolarità, una durante la fase “dormiente” tra la fine dell’autunno e inverno per eliminare tutti i rami oramai non più utili, ed una più discreta in estate.