I peperoncini possono dare un tocco aggiuntivo ad ogni piatto, in quanto il loro sapore è davvero particolare e sicuramente un briciolo di piccantezza non può che rendere una ricetta più apprezzata dal pubblico. Come ogni cosa anche i peperoncini possono essere amati o detestati, ma sicuramente si tratta di un prodotto di alta qualità che bisogna valorizzare, in quanto portatore di una grande tradizione soprattutto per quanto riguarda l’identità della nostra penisola.
La coltivazione dei peperoncini piccanti è infatti una delle più diffuse nel nostro paese e anche chi non ha grandi affinità con il mondo dell’agricoltura e della coltivazione può avvicinarsi a questo mondo per creare delle spezie con le quali condire i propri primi piatti. Ecco, dunque, tutto quello che c’è da sapere circa il periodo ideale per procedere alla semina dei peperoncini piccanti.
Qualche curiosità sui peperoncini piccanti
Quando parliamo di piante che possono essere coltivate con estrema semplicità e che tutti vorrebbero avere nel proprio orticello per sapore e comodità, in cima alla lista compare sicuramente quella che ci permette di assaporare i peperoncini piccanti. Parliamo di piccoli esemplari dalla forma bizzarra e dai colori molto accesi che non fanno altro che rendere questo prodotto ancora più curioso e appariscente agli occhi di tutti. In natura esistono davvero moltissime varietà di questo prodotto, in quanto ognuna di queste si differenzia per forma, per colore e ovviamente per gusto.
I peperoncini piccanti hanno però un grande riscontro soprattutto in cucina, in quanto possono essere lavorati, trattati e consumati a crudo che utilizzati per creare una polverina piccante con la quale condire le proprie ricette. Sicuramente una delle varietà più apprezzate è quella definita Rosso Etna e si contraddistingue per una forma allungata tipicamente rossa. Dobbiamo però citare anche il Naso del diavolo, che ha una forma rotonda è piuttosto piccola, oppure il Diavolicchio Calabrese che è leggermente allungato e può far venire le lacrime a causa della sua eccessiva piccantezza.
Come si coltivano i piccioncini piccanti?
Ovviamente coltivare questi esemplari in maniera del tutto indipendente e certamente più appagante che recarsi al supermercato e comprarli già pronti, in quanto non solo godremo della bontà di questo prodotto, ma potremmo dire di averlo seguito dalla nascita al momento della raccolta. Per questa ragione è importante avviare la coltivazione con i giusti presupposti, ovvero rispettando queste semplici regole:
- La temperatura non deve scendere sotto i 22°C
- È consigliabile procedere alla semina tra Aprile e Maggio
- Possono crescere nell’aiuola ma anche all’interno dei vasi
- Hanno bisogno della luce diretta del sole
- Richiedono annaffiature quotidiane
Per dar vita alla coltivazione dei peperoncini piccanti è necessario rispettare un certo range di temperatura, in quanto questi patiscono il freddo e proprio per questa ragione la temperatura non può scendere sotto i 22°C. È quindi consigliabile procedere alla semina dei peperoncini quando arrivano i mesi di Aprile e Maggio, in quanto questi si rivelano essere quelli più Indicati per questo tipo di coltivazione. Si può poi scegliere di avviare la coltivazione in questione nei giardini e nelle aiuole, ma anche all’interno di piccoli vasi da posizionare sui balconi poiché il peperoncino riesce ad adattarsi perfettamente ad ogni tipo di circostanza.
Un altro consiglio che possiamo dare è quello che riguarda l’esposizione alla luce diretta del sole poiché il peperoncino è una delle poche piante esistenti che ha bisogno di questa condizione per crescere in maniera rigorosa. L’irrigazione deve avvenire quotidianamente e soprattutto quando fa caldo, in quanto questa pianta beve moltissimo e ha bisogno di liquidi per germogliare.