Quando potare il rosmarino: ecco la guida definitiva

Tra le piante che non dovrebbero mai mancare all’interno del nostro balcone o del giardino c’è senza ombra di dubbio il rosmarino. Quest’ultima da sempre è una pianta aromatica che tutti gli italiani utilizzano tantissimo in cucina e che spesso dona un profumo piacevole e fresco a tutta la nostra casa. Grazie alle sue proprietà benefiche e al suo alto consumo, è preferibile tenere sempre una piantina nel proprio balcone piuttosto che comprare i vari ramoscelli ogni settimana.

Stiamo parlando di una pianta in grado di resistere anche nei periodi più freddi fino a sotto lo zero. Proprio per questo, è ideale in ogni tipo di ambiente ma anche nelle Regioni che, durante il periodo invernale hanno a che fare con ghiaccio e neve. Nell’articolo di oggi però, vogliamo condividere con voi la guida definitiva su come e quanto poter potare la pianta di rosmarino senza farla morire e senza rovinarla.

La potatura del rosmarino: Perché è importante

Potare la pianta di rosmarino permette a quest’ultima di crescere sana e rigogliosa, dandogli la possibilità di produrre nuove foglie che andremo poi ad utilizzare in cucina. Potandola inoltre, andremo ad eliminare tutti i rametti secchi, rovinati e malati che assorbono nutrimento alla pianta sana. Il periodo corretto ed ideale per potarla è la primavera quando inizia il suo risveglio vegetativo ed iniziano a vedersi le prime gemme.

Proprio in occasione di questo avvenimento, gli esperti confermano come sia importante andare ad eliminare i rametti morti che non produrranno più nuove gemme. Mentre in primavera si potano solo il legno morto, in autunno possiamo invece andare a sfoltire di più la nostra pianta recidendo i rami che iniziano a rovinarsi o che si sono ammalati così da rinvigorire la nostra amata pianta.

La guida definitiva per potare il nostro rosmarino

Il rosmarino è una tipologia di pianta che tende a lignificare prevalentemente nella parte più bassa, questo comporta inevitabilmente una non produzione delle foglie. Per questo motivo, l’operazione della potatura deve sempre avere inizio a partire dal basso eliminando i rami morti. Esistono diversi metodi per potare il rosmarino, e ovviamente, ogni tipologia si sposa con un utilizzo differente per questa pianta. Ma andiamo a scoprire quali sono i tipi di potatura:

  • Potatura a uso alimentare.
  • Potatura per la produzione di talee.
  • Potatura di mantenimento della pianta.

Come è ben noto, il rosmarino è una di quelle piante aromatiche che non mancheranno mai nelle cucine italiane ma per renderla ad uso alimentare bisogna effettuare una potatura adeguata. Bisogna infatti utilizzare le forbici per tagliare i rami più in alto, così da poter effettuare un taglio netto, evitando di graffiare la pianta. Mentre gli altri due metodi che vi spiegheremo appena sotto, sono utili sia per il mantenimento che per la produzione della pianta.

Per permettere la produzione di talee, quindi i rami che permettono la riproduzione della pianta, è molto importante effettuare una potatura di precisione tagliando un rametto di circa 10 o 15 cm. Si tratta di un’operazione da effettuare rigorosamente in primavera. Mentre per il mantenimento della pianta di rosmarino, la potatura da effettuare, interessa l’eliminazione delle foglie ma solamente di quelle sulla punta, così da poterla poi interrare e far crescere nuove piante.

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