La pianta della calla è davvero molto elegante anche se, ovviamente, come tutte le altre richiede delle attenzioni e delle cure che andranno ad incidere sul risultato finale. Si tratta infatti di un fiore che va seguito in tutto e per tutto poiché è vero che può crescere anche in maniera spontanea, ma si rivela essere molto delicato rispetto alle dinamiche nelle quali potrebbe imbattersi.
Uno degli aspetti sui quali non si può transigere è proprio quello che riguarda la potatura di questa pianta poiché si tratta di un intervento mirato del quale la calla ha bisogno e che proprio per questa ragione deve essere portato a termine nella maniera più indicata possibile. Ecco, dunque, il consiglio del giardiniere relativo al periodo in cui è necessario potare le calle.
Qualche curiosità sulla calla
La calla è un fiore molto bello e caratteristico che si distingue per la presenza di un piccolo tubo che poi si espande generando un fiore a forma di cuore con al centro una grande infiorescenza gialla, piuttosto lunga e sottile. La calla, che molti conoscono anche con il nome di Giglio del Nilo, è nata in Africa e grazie al clima caldo è riuscita ad espandersi in molte altre nazioni. Ogni gambo può risultare estremamente lungo ed è anche questo uno dei motivi per cui la calla viene scelta per decorare le aiuole e i giardini all’aperto.
Parliamo di un fiore davvero molto bello che ha anche un grande significato sotto il profilo spirituale poiché rimanda al concetto di bellezza e purezza, rendendolo quindi un elemento significativo che può essere utilizzato anche nelle occasioni importanti, come ad esempio all’interno del bouquet di una sposa. Per questa ragione la calla è spesso scelta per abbellire le chiese durante le cerimonie più importanti.
Quando si pota la calla?
Abbiamo quindi capito come la calla sia un fiore prezioso che in qualche modo richiede la nostra costante attenzione, in quanto basta davvero poco per farla sfiorire e intaccare così la sua bellezza. Una delle difficoltà più grandi è quella che viene riscontrata in vista della potatura che, ovviamente, si rende necessaria come per la maggior parte delle piante in circolazione. A tal proposito bisogna dire che:
- La calla deve essere potata alla fine dell’autunno
- Bisogna intervenire sui rami e le foglie secche
- Una volta terminato questo intervento bisogna scegliere un concime ricco di potassio
Quando ci si appresta a potare una calla si ha l’intenzione di mettere un atto in intervento che vada a rigenerare quella determinata pianta e che quindi le consenta di essere nelle condizioni ottimali in vista di una nuova fioritura. Per quanto concerne questa situazione, il periodo ideale è quello che si verifica alla fine dell’autunno, periodo in cui la pianta in questione potrebbe essere ricca di foglie e rami secchi che sicuramente andrebbero ad intaccarne la fioritura successiva.
Bisogna quindi eliminare tutte quelle parti che sono morte e potrebbero non essere utili in futuro e dopo aver dato una forma alla pianta bisogna pensare al suo nutrimento, cambiando il concime della stessa. La scelta ideale è quella che si basa sulla concimazione con il potassio, in quanto è proprio questo l’elemento cardine legato alla crescita e alla proliferazione della calla.